Microtoponimi a MariglianoRecensioni 

Microtoponimi a Marigliano. Viaggio alla scoperta delle tradizioni

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Microtoponimi a marigliano
Un simpatico e veloce viaggio alla scoperta di tradizioni antiche.

Un agile volume che riporta a luoghi della memoria, la memoria di un tempo calpestato, e dimenticato, per certi versi da un eccesso di modernità.

E’ il concetto che mi sono fatto leggendo il volume, edito agli inizi di questo 2016, di Mariangela Barretta “Microtoponimi a Marigliano”. Ovvero la storia di una comunità attraverso la tradizione orale, trasferita dalle generazioni antiche. Luoghi tipi della tradizione che, per un malcelato snobismo culturale, sono stati quasi del tutto rimossi dalla coscienza popolare.
Il libro è il tentativo, a mio avviso riuscito, di consegnare alle nuove generazioni, una fotografia di un passato, di una comunità, rimosso per troppo tempo. Ed è, invece, importante recuperare, come fa la Barretta con questo suo lavoro, che è preceduto da una opportuna e delicata prefazione di Antonio Menna, giornalista e scrittore.
Il libro si apre con una introduzione, con la quale l’autrice spiega da che cosa nasce l’esigenza di fare questo studio, e dalle successive spiegazioni, sul piano di lavoro adottato per realizzare il tutto.
Il libro si snoda, in maniera simpatica, attraverso una classificazione rigorosamente in ordine alfabetico dei microtoponimi, con la preponderanza di nomi del nostro efficace dialetto, la lingua napoletana.
Ci sono, chiaramente, riferimenti a persone o famiglie, da cui prendono spunto questi microtoponimi. Oppure dai luoghi della vecchia Marigliano. Tra questi, ad esempio, “Abbascio ‘o Ponte e Marigliano (alla discesa del ponte di Marigliano), “Abbascio ‘o Maciello (Giù al Macello), “’A via d’’a posta (la strada della posta), “Add’o Sastiano ‘o marmularo” (da Sebastiano il marmista), ecc.
Ma vi sono, come da tradizione nelle nostre zone, anche riferimenti ai luoghi legati al culto religioso. A titolo di esempio, “ ‘A Marunnella” (la Madonnina), per la presenza sul posto di una statua, eretta nel 1954, a devozione dell’Immacolata. Oppure, nella frazione di Faibano, “ ‘O Carmene” (il Carmine), per la presenza, risalente al XVI secolo, della Congrega del Carmine.
Con l’arrivo delle prime attività commerciali, di un certo rilievo, è cambiato il modo di classificare i micro toponimi, facendo riferimento all’attività, per esempio, “Add’e Marine” (dai Marino). In località Lausdomini è presente il negozio di materiali edili dei fratelli Marino. Oppure “Add’o Marchetiello (da Marcuccio). In questo caso la denominazione prende spunto dalla presenza sul posto di un laboratorio per la produzione di pane. Oppure, ancora “Areto add’o Marcellino” (dietro da Marcellino), per la presenza del ristorante pizzeria “Da Marcellino”.
Infine, una classificazione viene fatta prendendo spunto da persone e famiglie. Tra queste vsnno ricordate “‘A Quattuocchie” (presso Quattrocchi), zona centrale di Marigliano. Il micro toponimo prende spunto dalla presenza di un palazzo appartenuto alla famiglia Quattuochhie. Oppure, in località Lausdomini, “ ‘A Masseria d’’a signora” (la masseria della signora). In questo caso lo spunto nasce da una leggenda che narra dell’apparizione di un fantasma di una bella signora.
Come si vede un simpatico tuffo nel passato, per recuperarne doverosamente la memoria.
All’autrice va un ringraziamento per l’agile modo di ricordare quanto sia importante il rispetto per la nostra piccola storia, e l’ augurio di poter continuare su questa strada, magari andando, con le sue ricerche, oltre il suo comune di residenza.

 

Dettagli: 

Autore: Mariangela Barretta
Editore: Simple
Anno edizione: 2016
Pagine: 80 p.
EAN: 9788869241628

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